Monday, November 20, 2017

cane vs gatto: mortal kombat

Finalmente il video di gattini e cagnolini che mancava! Amici, nemici o trombamici? Sono sempre parole che finiscono con 'mici'!
Scopriamo in questo corto ormai candidato al "national geographic award" questa scomoda verità sulla vita segreta dei nostri animali domestici


Friday, November 10, 2017

Tre leggi della cinofilia


Molti adagi derivati dalla saggezza popolare descrivono quanto il cane dia al padrone.

Nell'ottica di riuscire davvero a dare un ordine di grandezza a questo 'quanto' si possono derivare delle leggi che aiutino ad ottenere dei valori realmente misurabili.

Sorgono così le tre leggi della cinofilia che andiamo ad enunciare di seguito:

1) Il quantità di sterco prodotta è inversamente proporzionale alla propensione a raccogliere cacca del proprietario.

Q(C) = 1/Voglia(RC)  con voglia(RC) [0-1]

2) La fedelta del cane e seconda solo al valore dei beni masticati

Val(chew)=K *F(cane)   con K >>1

3) L'orario della prima passeggiata mattutina è tanto minore quanto è maggiore l'ora in cui siete andati a dormire.

T(cacca0) = 7,5 - T(proprietario_a_letto)^2

Per chiarezza si riportano alcuni esempi.

1 legge:
se la vostra voglia di raccogliere escrementi tende a 0, 1/0 va ad infinito quindi il cane produrrà quanto un branco di frisone belghe allo stato brado, e voi a far raccolta come neanche la Mangano in Riso Amaro.

2 legge
Cani molto fedeli vi eroderanno la gamba della sedia Luigi XVI e poi, come se nulla fosse, vi guarderanno adoranti, rendendo impossibile chiuderlo in una vergine di Norimberga come avevate giustamente pianificato.

3 legge
Se per caso vi capitasse di avere una vita sociale e facendo seratona(?!?), e tornare a casa, pur senza esagerare, all'una e mezza, il cane avrà un bisognino irrefrenabile alle

 7,5 - (1,5)^2 = 7,5- 2,25 = 5 e un quarto,
trascinandovi all'area cani con 3h e 45 min di sonno alle spalle.

Così adesso siate tutti avvisati: il cane non ammette ignoranza.
Ovviamente sono benvenuti nei commenti riprove empiriche delle leggi enunciate.

Monday, October 30, 2017

I 3.100 Passi

I 3.100 passi sono i 1.550 metri che separano casa mia non da quella di Badalamenti ma dalla scuola elementare cinque giornate sita in viale Mugello.
Diverse mattine ho dovuto accompagnarci Marco insieme ad Haplo, con cui il viaggio di ritorno, quei 3.100 passi diventavano un’Odissea su cui Omero avrebbe probabilmente scritto più di un’opera, e che di seguito proviamo a narrare nella sua interezza.

Passo 0
Marco entra a scuola.
Haplo si profonde in una scena strappalacrime che a confronto Ghost, Love Story, Titanic e Schindler List sembrano diretti da Aldo Giovanni e Giacomo.

Non riuscendo a scuoterlo, uso l'unico stratagemma disponibile: gli mostro i premi per cane.
Haplo si illumina.
[per i non addetti ai lavori: i premi non sono coppe medaglie o similia, bensì, essendo i canidi creature molto concrete, dei biscottini di cui sono ghiotti. Ma essendo che haplo divora di tutto, forse avrei potuto mostrargli anche una chiave inglese dell'11 con effetto similare, ma non approfondiremo il tema qui]
Haplo si muove, gli do un premio.
Attraversiamo il primo semaforo.
  
65
Haplo si ferma e mi guarda.
Ho capito, vuole un altro premio.
Hai fatto qualche passo, e vuoi di nuovo la tangente.
Se ti trovo un impiego all'assessorato ai lavori pubblici diventi ricco.
Ma non posso cedere. Resisto anche perché avevo portato solo due biscottini

82 Haplo stop
94 Haplo stop
112 Haplo stop
126 Haplo stop
139 Haplo stop
172 Haplo stop
190 Haplo stop

228
Domani mi porto l'attack e uno skateboard e vediamo.

254 Haplo stop
291 Haplo stop

311
Haplo si ferma ancora e guarda una serie di palazzine, costruite nel 2010 da Coppola, poi fallito, con l'aria incuriosita di uno studente di architettura al terzo anno.
"Si Haplo, c'erano anche ieri. Passiamo oltre"

349 Haplo stop
401 Haplo stop
429 Haplo stop
463 Haplo stop
491 Haplo stop

517
Haplo si ferma davanti al passante ferroviario, fermata porta vittoria.
Vedendomi nulla facente un tizio si avvicina e mi chiede: "Scusi, per via Podora?"
(Podora? Chi era costui?)
"Ah, vuole forse dire via podGora?"
"Si, giusto, cercavo via Podgora perchè devo andare in Via Maffei."
Soggiacendo alla logica inoppugnabile gli spiego che è da tutt'altra parte: la fermata del passante ferroviario porta vittoria è a circa due chilometri da porta vittoria, dove si trova la via Podgora che però non è vicina neppure a via Maffei.
Confuso dalla spiegazione l'omino attiva googlemaps e se ne va.
Nel frattempo arriva una signora e mi chiede per Piazza Martini.
Mai un attimo di noia io!

545 Haplo stop
598 Haplo stop
642 Haplo stop

677
Haplo si ferma e lecca una scatarrata gigante.
Ma sì, in fondo hai diritto anche tu a prenderti le tue soddisfazioni.

691 Haplo stop
715 Haplo stop

735
Haplo si ferma ad annusare una pisciata gigante.
Forse qualcuno ha portato a spasso un Orso Marsicano, non so spiegarmela altrimenti.
Lo blocco prima che inizi a leccarla.

824 Haplo stop
955 Haplo stop
1112 Haplo stop

1347
Haplo si ferma ad aspettare che una 500 di Enjoy parcheggi e che il guidatore esca.
Visto che non è nessuno di noto, si rialza e possiamo proseguire.

1492 Haplo stop
1647 Haplo stop

1751
Il semaforo di viale Molise.
4 corsie e due controviali, tempo tra il verde e il rosso 32 secondi netti.
Vi si trovano tutt'ora vecchietti che lo hanno attraversato una volta spinti dal vento di scirocco e non possono più tornare a casa: vivono nei giardinetti davanti all'ASL in stato di evidente degrado.
Io guardo Haplo. Haplo mi guarda. Lo riguardo con aria complice. Lui guarda una smart bianca che passa con l'autoradio a palla. Vabbè.
Scatta il verde.
Corriamo.
20 metri Ce la possiamo fare.
15 metri Ce la possiamo fare.
10 metri Ce la possiamo fare.
5 metri Haplo non ce la fa. Si siede sulle strisce.
Non ho mai pensato che avrei avuto una morte gloriosa, tipo eroe del risorgimento, ma travolto da un fiat fiorino del 97 senza neanche il filtro antiparticolato?
Sollevo Haplo di peso come Thor con il suo martello Mjollnir e scatto.
(Mi sorgono in mente immagini di olimpiadi passate con il lancio del martello, la colonna sonora di momenti di gloria; forse il record mondiale no, ma almeno un regionale senior, forse ce lo portiamo a casa)
Per un pelo. Maledetto Fiorino bianco, anche oggi non mi avrai.

2020 Haplo stop
2077 Haplo stop
2202 Haplo stop
2280 Haplo stop
2412 Haplo stop

2504
Siamo vicino al supermarket.
Essendo il cane così allo stato bradipo, posso sfruttare la cosa a mio vantaggio ed andare a fare un po' di spesa.
Devo prendere la sabbia per il gatto: la depressione alla Paul Verlaine di cui soffre non ha intaccato la sua attività intestinale che resta sempre fuori scala.
Lego Haplo ad un palo. Seduta accanto all'ingresso c'è una Rom.
Mi guarda, si punta due dita agli occhi e poi indica il cane.
Non capisco se mi dica 'ti acceco la bestia' oppure 'te lo guardo io'. Spero sia la seconda.
Data l'ora non c'è coda ed esco abbastanza in fretta con due sacchi di sabbia per gatto che, dalle illustrazioni, dovrebbe fare una palla che non si è mai vista neanche al Maracanà.
Dopo essermi accertato che Haplo non sia diventato il nuovo Stevie Wonder, lascio 70 cent alla Rom.
Slego Haplo, preparandomi a trascinarlo.

2512
Colpo di scena: Haplo fatti pochi passi inizia a correre.
Io sono tranquillo: lui pesa 8 Kg, io ho 10 Kg di zavorra per gatto quindi non mi muoverà: la fisica non è un’opinione!
Invece Haplo tira come un dannato e mi trascina con sè. Dannato Newton, tu e le tue teorie farlocche! La prossima volta ti cada un server IBM in testa!
Haplo corre, e io dietro legato ad un guinzaglio.
La via maledetta è piena di lampioni e rischiamo di fare il numero che ci riesce meglio: la scenetta del palo.
Lo sketch si svolge con lui che va da una parte del palo e io dall'altra ma il guinzaglio ci fa impiantare entrambi.
A questa velocità potrebbe essere un disastro.
Passa il primo palo.
Palo due ok.
Schivo un’enorme deiezione, probabilmente fatta dall’orso che aveva fatto la pisciata al passo 735.
Terzo palo: Haplo non rallenta. Ma passiamo indenni.
Quarto palo, Haplo scarta a sinistra all’ultimo e ci inchiodiamo.
Per miracolo non mollo i sacchi di sabbia.
Ma siamo già al passo 3001 e il portone di casa è in vista.
Rantolo, arranco, impreco ma ce l’abbiamo fatta! 3.100 !!!!
Guardo Haplo, lingua di prosciutto cotto, soddisfatto davanti al portone.
Dietro di lui, dall’altra parte della strada un oggetto attira il mio sguardo. 
Un carrello del supermarket abbandonato.

Caro mio, per domani ho un'ideona …

Tuesday, October 17, 2017

L'altro

Sono nascosto in alto e lo osservo.
E' buio, lui non lo sà, ma io comunque lo vedo.
E anche se non lo vedessi sentirei il suo fetore che da generazioni quelli come me hanno imparato ad odiare.
Prima che arrivasse lui avevo tutto. Adesso posso solo stare qui, in alto, nascosto tra la polvere e aspettare che dorma per scappare in un'altra stanza.
Poi si sveglierà, e vedendomi comincerà ad inseguirmi e io ad arrampicarmi in alto, di nuovo, per sempre, in un eterno carosello.
Si è preso tutto quello che era mio, subito e tutto insieme.
Il divano, il letto, lo spazio sotto il tavolo. Tutto.
Ero il re del mondo, ora sono l'ultimo dei servi.
E gli 'altri' non hanno detto niente. Complici. Infami. Lo odio, spero che bruci.


Ieri ho fatto cadere dalla scrivania un wizzis sperando che nella sua voracità lo fagocitasse e ne rimanesse soffocato, ma all'ultimo uno degli 'altri' glielo ha tolto di bocca.
Devo farmi un appunto di riprovarci un altro giorno, quando siamo da soli.

Ora però sento il suo respiro profondo e regolare. Dorme.
Due salti e sono giù, ma lui ha aperto un occhio.
Per un attimo che mi sembra un eternità l'occhio mi fissa.
Polifemo e Ulisse.
Ci sono due metri tra me e la porta, se è ancora intontito posso farcela.
Corro.
Non sono neanche a metà che lui si è già alzato, ma non posso fermarmi adesso.
E' ancora frastornato ma stà per saltare giù dal divano mentre io sto passando proprio di lì.
Si allunga.
Salta.
Mi manca e scivola.
Mi giro a guardarlo. 'Non sarà mica un salto quella roba sgraziata che hai fatto, razza di rinoceronte rivestito di pelo nero?'
Si rialza subito, ma io con due salti sono arrivato, troppo in alto per lui.
Allora l'infame si accuccia ai piedi del mobile.
Per scendere dovrei saltargli addosso.
E' un assedio: lui è Maometto II e il mobiletto del bagno la mia Costantinopoli.
Mi giro e faccio cadere un rotolo di carta.
Gli arriva addosso ma non sortisce effetto. Neanche un lamento.
Stoico. Idiota, ma stoico.
Attendo. Si stancherà.
Fuori dalla finestra c'è tutta una città, vie, case, famiglie, vita.
DI TUTTA LA CITTA' PROPRIO A ME DOVEVI VENIRE A ROMPRERE IL C***O??????
Sono così nervoso che potrei vomitare.
Chiudo un attimo gli occhi.

Li riapro.
Dannazione mi ero addormentato.
Lui non è più lì sotto. Non sò se mi renda più nevrastenico il vedermelo davanti o non sapere dove sia.
Devo togliermi di qui, ora che lui è altrove.
Scendo silenzioso, sono in mezzo al bagno.
Ma ecco la sua sagoma si staglia davanti alla porta.
Sono fatto. Il tempo che mi giro per risalire e lui mi sarà già addosso.
Mi metto in posizione. Venderò cara la pelle.
Lui si avvicina e... mi lecca riempendomi di bava calda! CHE SCHIFO!!!
Non sò se morirò di terrore o di disgusto.
Mi preparo per dargli un colpo quando da dietro spunta un'ombra enorme. E' uno degli 'altri'.
La sua voce roca sembra dire qualcosa tipo 'Basta Haplo, lascia stare il gatto'
Un'altra ombra da dietro la porta dice 'Hai visto che si stanno avvicinando? Secondo me tempo una settimana o due e diventano amici inseparabili.'
Amici.
Inseparabili.
Mi si delinea in testa una strategia.
Sì, amici.
Potremmo essere amici, dividere gli spazi, magari anche giocare insieme.
Potrei lasciargli il giorno, quando io dormo.
Potremmo.
Poi... la vendetta va gustata fredda, e tra un po', quando si saranno dimenticati, quando nessuno sospetterà più niente, al buio, mentre dorme...
E dopo di lui, farò passare un po' di tempo e mi occuperò anche degli altri.
Sì, senza fretta.
Sì, venite 'amici'... giochiamo!

Monday, October 9, 2017

Un uomo da marciapiede

Riassunto delle puntate precedenti. Ora siamo finalmente una famiglia media italiana quasi completa: mamma, papà, figlio, gatto (già adottato due anni fa circa) e adesso anche cane. Ci manca solo il nonno con l'Alzheimer, però ci stiamo attrezzando.

La nostra giornata media inizia passeggiando il cane medio e così circa anche finisce, mediamente.
La passeggiata però non è una passeggiata media.

Il primo problema sorge nel capire il momento in cui è necessario e giusto scendere. Io, prima di avere la belva, speravo avesse incluso chessò un indicatore, un icona che si accende, o almeno mostrasse segni intelligibili della necessità di andare giù a fare i suoi bisogni. Ma niente di tutto ciò è incluso nel prodotto Cane 1.0.
Infatti il dibattito nel mondo della scienza è ancora molto vivace riguardo a tempistiche e modalità della discesa efficace del cane. Le ultime teorie a cui abbiamo prontamente aderito dicono, mutuate da analisi fisiologiche della peristalsi grazie all'utilizzo di big data, che al fine di evitare produzioni casalinghe indesiderate la fiera vada portata giù, durante il giorno, esattamente 16 minuti e 37 secondi dopo la fine del pasto; mentre per l'ultima discesa, è consigliato un orario in cui persino gli spacciatori hanno paura ad uscire di casa.

Rispettate le tempistiche quindi prendi armi bagagli e guinzagli e scendi e ti prepari ad affrontare le temibili 4 fasi della passeggiata:

STEP 1: calcestruzzo armato
Appena portata giù la belva si blocca, anzi si ancora al marciapiede.
In questa fase portare al guinzaglio un blocco di alabastro darebbe più soddisfazione che non il cane che se ne sta lì immobile, impiantato.
Tu pensavi 'un giro veloce e su a casa'. Manco po' cazzo.
(Se almeno avesse windows come sistema operativo lo potrei riavviare finché poi non funziona.)

STEP 2: fase olfattiva
Quando e se poi si muoverà il cane inizierà ad annusare ogni possibile traccia di ciò che un essere dotato di buon senso eviterebbe come la peste (o perché la peste può trasmetterla).
Come un cocainomane impazzito, si pazza a zigzag tutto il marciapiede cercando qualcosa che  io non voglio senz'altro sapere cosa sia.

STEP 3: fase orale
Dopo la fase nasale inizia la ben più temibile fase orale: ebbro degli effluvi percepiti il nostro esemplare di canis lupus familiaris, inizia a voler ingurgitare tutto ciò che non è asfalto.
Dovete sapere che il labrador è un masticatore compulsivo.
Cioè quello che fa il carrello della persona media iscritta ad Amazon prime, lui lo fa con tutte le tipologie di 'oggetti' che siano a misura e portata di mascella.
Haplo è solo 50% labrador, ma ovviamente ha ereditato il 100% di questo gene dal padre.

Vi è caduto sul marciapiede quel resto di toma di fossa piemontese o di formaggio sardo con i vermi preso al mercato con il 30% di sconto?
Avete esagerato con il gin tonic e sboccato per strada come neanche nel remake dell'esorcista?
Avete abbandonato la collezione di lepidotteri uruguaiani ereditata dal nonno entomologo?

Perché dovreste scomodarvi a raccoglierla o chiamare l'AMSA... tanto entro poche ore passa un pirla con un cane che si divorerà tutto!
 
Le passeggiate quindi diventano una fantastica gara a chi avvista per primo una schifezza sui marciapiedi. Tu perdi se te ne sfugge anche solo una, perché di sicuro quella papilla monella su quattro zampe l'ingurgiterà senza la minima esitazione.

STEP 4: riposo vigile
Quando arrivi al parchetto forse puoi un attimo abbassare la guardia se ci sono in giro un po' di legnetti (ne fa fuori più lui in mezz'ora che Don Chuck Castoro in 99 episodi).
Ma se invece per caso incontri qualcuno e ti distrai per salutarlo la bestia furba ed infida ne approfitta per divorare il primo abominio che trova a portata di fauci per poi, esaltato dal sapore verace, volere subito venire a leccarti spacciando per festosità il tentativo di trasmetterti agenti patogeni di ogni genere e specie.

Quando passeggi il cane, quindi, testa bassa e fai ballare l'occhio. Se incroci qualche vicino devi fare finta di non conoscerlo (no, il cane non aiuta la vita sociale, sono tutte balle messe in giro dalle multinazionali che li vendono) e andare dritto per la tua strada.
Ricorda che la passeggiata è una guerra, e io sono con Orwell quando diceva che "La via più rapida per porre fine a una guerra è quella di perderla."
Ma... sono passati 16 minuti e 36 secondi dall'ultimo pasto di Haplo: allarme rosso! Preparo anfibi, M24 e guinzaglio perché devo dirigermi a perdere l'ennesima battaglia! Addio!!!

Wednesday, September 27, 2017

Haplomare - dal profondo della notte

ore 5:47:
il livello è oltre i 33cc e la pressione superiore a 10^5 Pascal. Provo a non far niente, l'unica opzione è resistere ad oltranza.

Ore 6:18:

il livello ha ormai quasi raggiunto i 500 cc e la pressione sembra quasi raddoppiata. Ma non è il mio turno. Se resistessi un'altra mezz'ora sarei salvo.
Ma non posso.
Mi alzo.
Il buio è completo.
Prendo il cellulare e lo uso come una torcia, ma la visibilità è quasi nulla.
Mi muovo in punta di piedi e illumino il pavimento per non calpestare nulla e ben attento a che LUI non si svegli, se no sarebbe la fine.
Ma non sono così fortunato: sento uno scalpiccio da ungulato avvicinarsi rapido, e nella luce soffusa vedo scintillare dei canini, un corpo nero, un coda... NOOOOOOOOOOOOOO
(se gli autori di Blairwitch Project sono interessati in un sequel il soggetto viene via con pochi euro...).

Ore 6:21:
Ora la situazione è precipitata.
Vedo di calmare Haplo. Se Haplo abbaia poi sveglia Marco, che fa alzare Rita, che al mercato mio padre comprò.
Haplo mi fa feste che manco Argo al ritorno di Ulisse.
Ok festeggiamo perchè sono ben 6 ore che non ci vediamo; facciamo anche il trenino: brigittebardòbardò, AEIOUIPSILON; tutto quello che vuoi basta che non abbai.
Haplo non abbaia.
Continuo ad avanzare nel buio, sono quasi al corridoio. Il bagno è a pochi passi.
Ma un momento... tra me e il bagno c'è una zona in cui Haplo ha già fatto le sue cose. Posso sentirne gli effluvii (quei profumi di una volta... niente è come l'aroma delle cose fatte in casa!)

Ore 6:24:
OK
Campo minato superato indenne.
Bagno raggiunto. Missione compiuta.
Ora devo fare il giro di ritorno e, senza che nessuno mi noti, rientrare nel letto. Lì posso attendere l'ora della sveglia facendo finta di niente.
Ripasso per la zona minata, conosco la mappa. Haplo ha aggiunto qualcosa per aumentare il livello di difficoltà, ma io con le movenze aggraziate che mi sono proprie, passo ancora indenne. La Pantera Rosa può solo accompagnare!

Ore 6:27:
Sono in camera da letto. Mi siedo sul materasso alla velocità di 3 mm al minuto. Il lander dell'apollo XIV ha solo da imparare.
Alzo le gambe e le infilo sotto la coperta  con una mossa che neanche le etoile della scala possono lontanamente immaginare.
Un decimo di grado alla volta inclino il busto verso il cuscino che... ahinoi... è in bilico sul letto e cade!
Essendo in memory foam farlocca però, incredibilmente, non fa rumore.
Lo lascio lì. Col cazzo che rischio e lo riprendo.
Chiudo gli occhi. Forse non riuscirò a riaddormentarmi, però mi scampo la passeggiata mattutina di Haplo.

Ore 6:50:
Suona la sveglia di Rita. Lei inizia ad alzarsi per scendere il cane, e subito arriva Haplo che salta sul letto e tenta di leccarmi la faccia (non vi sembra un po' innaturale che un essere vivente abbia tutta questa energia appena sveglio? A me sì).
Rita mi guarda: "Non è che ti sei già svegliato e lo hai portato giù tu?"
Io, sfoggiando la mia migliore pokerface: "Io? No, ho dormito come un sasso."
Ci crede o almeno fa finta.
Mi giro e Haplo che era pronto in agguato mi lecca la testa plurime volte prima che risca a coprirmi.
Apro un varco nella coperta e lo guardo attraverso. vedo un occhio nero che mi guarda come per dirmi "bada, io sò la verità!"
Se i cani avessero la parola...
Ma chemmefrega, tanto i cani non parlano!
Mi giro dall'altra parte.
ZZZZZZZ

Monday, September 18, 2017

sex, dogs and R&R

Anche il cane ha le sue esigenze, e molte di queste non si possono soddisfare in un appartamento.
Quindi è necessario portarlo al parchetto, dove socializzi con i suoi simili, faccia un po' di moto, e si rotoli nel fango mentre tu che poi dovrai pulirlo imprechi sottovoce in klingon per non urtare la sua delicata sensibilità. 
Al parchetto però hai la possibilità di conoscere altri proprietari di cani di cui non saprai mai il nome, ma che sapresti riconoscere in una foto segnaletica come 'il papà di Cirillo' o 'la mamma di Pluto'.
(Potremmo aprire una nota su queste pangenitorialità che presupporrebbero arditi accoppiamenti che non ci ha donato neanche la mitologia Norrena nei suoi migliori momenti, ma non lo faremo qui).

Con i vari papà e mamma si ha solo un argomento in comune e di quello quindi si parla.

Il cane.
Siccome la maggior parte di loro sono più avanti di noi nel processo, ci abbeveriamo alla fonte della loro sapienza come fossimo in un Ashram davanti ad un Guru.
Che croccantini comprare? è meglio l'ossobuco o quello di cavallo per i loro dentini? la cacca è molle: quali azioni intraprendere? ed altri temi che meriterebbero ognuno una monografia.

Capita così anche di apprendere segreti di cui avresti preferito non esssere reso parte.

Uno di questi ci è stato svelato dal proprietario di un cane identico ad Haplo ma con circa 8 mesi di età in più.
Il maestro zen ha lasciato cadere la sua perla di saggezza, tra una frase e l'altra, come nulla fosse, ma questa ha posto radici nella mia mente:
"Stiamo pensando di sterilizzarlo perchè poi quando il cane maschio inizia ad eiaculare in giro per casa è un po' un casino"
Eiacula? Come, il mio cane EIACULA?
"Sì, a volte, con i cuscini del divano..."
Il pensiero che quel peluche nero eiaculi in giro è come immaginare Big Jim sulla sua Jeep che ti invita per un puttan tour; come pensare ai pokemon nella sfera poke che si collegano di nascosto a youporn; o come trovarsi sul pianerottolo il Barbapapà che vuole a tutti i costi spiegarti le posizioni più articolate del  kamasutra (quest'ultima immagine è un po' forte lo ammetto).
Ma poi soprattutto, che lo faccia in giro e per lo stretto necessario ancora ancora, ma che lo faccia IN CASA MIA!!! Non riuscirò più a guardare i cuscini del divano con l'innocenza di prima...

Gli amici del parchetto ti aiutano quindi a capire meglio le esigenze del tuo cane, entrare nella sua psicologia e soprattutto nella sua fisiologia, volente o nolente.
Insomma, una risorsa da non sottovalutare.
Detto questo vi saluto che vado ad avvolgere nel cellophane il divano perchè come diceva un altro maestro zen, prevenire è meglio che pulire!!!